Fonte immagine: TwitterLa febbre del gioco, e più in generale la voglia di ottenere dei guadagni facili, a volte può giocare dei brutti scherzi. Anche la ferma intenzione, da parte di alcune persone non ragionevoli, di aggirare le norme e le leggi in vigore in alcuni dettagli. Una pratica che si è diffusa – per fortuna non in maniera eccessiva – da quando è entrata in vigore la misura del Reddito di Cittadinanza. Un sostegno per tanti italiani, ma che a volte viene speso nel peggiore dei modi.
A far emergere un nuovo tentativo di sfruttare questo credito in maniera non regolamentare sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Vercelli. Sono stati loro i mandanti di una nuova operazione a contrasto dell’utilizzo del RdC per piazzare delle scommesse sportive o delle giocate su slot e altri giochi. Tutte pratiche che non sono previste dal provvedimento in merito all’utilizzo di questo denaro, elargito dal Governo nazionale a cadenza mensile.
Come è noto, secondo il regolamento del reddito è vietato in modo categorico scommettere online durante il periodo di percezione del sussidio statale. Non si tratta di una questione di etica o di morale, che non appartiene a chi mette per iscritto le leggi. Si tratta di un comportamento che va contro la legge e che in quanto tale va in primis combattuto e poi debellato. Ma entriamo nello specifico di questa nuova operazione della Guardia di Finanza.
Reddito di Cittadinanza per scommettere: 52 denunce
Come abbiamo già scritto, a Vercelli sono scattati provvedimenti molto seri al termine di questa operazione. Un blitz avvenuto dopo una lunga indagine da parte degli agenti della Guardia di Finanza della città piemontese. Alla fine dei conti sono scattate le denunce per ben 52 persone. Il bilancio è abbastanza vario, tra stranieri che falsificavano i certificati di residenza e disoccupati che sfruttavano il sussidio percepito per giochi online e scommesse sportive.
Non si tratta, come ben sappiamo, del primo caso in cui le forze dell’ordine hanno scoperto un uso illegale di questo sussidio. A Bologna, ad esempio, sono state scoperte 44 persone percettrici in modo abusivo del reddito in 4 campi rom. La zona in cui avvenivano queste irregolarità si aggirava tra la stessa Bologna e la vicina San Lazzaro di Savena. I rom arrivavano a percepire fino a 1.200 euro al mese, ma li sfruttavano in modi non previsti dal provvedimento.
Invece a Pistoia, è stato scoperto un vero e proprio gruppo criminale di spacciatori di droga, i quali percepivano regolarmente il Reddito di Cittadinanza. Sono solo due degli episodi che fanno capire quanto questo provvedimento, per quanto buono e giusto nella sua presentazione, non abbia trovato un seguito nell’analisi e nell’indagine sui percettori. Resta da capire se e quando questo fenomeno troverà una sua conclusione.
Il gioco è riservato ai maggiorenni e può creare dipendenza. Per maggiori informazioni consulta le probabilità di vincita.
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