Fonte immagine: TwitterIl nome di Per Holknekt è assai noto a uno spaccato ben preciso dell’economia internazionale, ovvero quello della moda. Stiamo parlando di uno dei colossi nel settore dell’abbigliamento e degli accessori, capace di fare le sue fortune in particolare in Svezia. Potremmo parlare di lui come di uno dei punti di riferimento nel settore, ma anche di una persona sopra le righe. Soprattutto quando c’è da mettersi in gioco per quanto riguarda le scommesse.
Holknekt, infatti, ha sempre avuto il pallino per fare grandi puntate su eventi sportivi e non solo. Al punto da aver vissuto un periodo abbastanza buio della sua vita, a cavallo tra il 2015 e il 2017. In questi anni l’imprenditore scandinavo è caduto in un brutto vortice legato al gioco d’azzardo. Una situazione che, a circa cinque anni di distanza, ha portato addirittura a una citazione in giudizio e allo spostamento della vicenda in ambito giudiziario.
Al centro di questa situazione ci sarebbe Unibet, una piattaforma di gambling online che va fortissimo soprattutto in Svezia e negli altri Paesi scandinavi. La settimana che ci siamo appena messi alle spalle è stata quella in cui l’imprenditore leader nel settore dell’abbigliamento ha deciso di passare dalle parole ai fatti. E in base a quanto trapela dalle prime carte di quello che è un vero e proprio processo, la sua richiesta non è di poco conto.
Il re della moda fa causa!
Bisogna tornare indietro fino allo scorso 25 luglio, data in cui Per Holknekt ha deciso di presentare una denuncia presso il tribunale distrettuale di Stoccolma. I giudici della capitale svedese hanno ricevuto la richiesta di azione legale nei confronti di Kindred. Questa è la cosiddetta casa madre, presso la quale opera Unibet, ma in fin dei conti si sa bene che è proprio la piattaforma di scommesse e gambling online al centro del contenzioso legale.
Dal canto suo, l’imprenditore svedese ha fatto capire di non voler nascondere le sue eventuali debolezze sul piano del gioco. Ha svelato in sede processuale di aver speso, tra il 2005 e il 2019, oltre 55 milioni di corone svedesi, ovvero circa 5 milioni e mezzo di euro. Per lui le perdite sono state spaventose, in quanto ammontano a 26 milioni di corone. Stiamo parlando, facendo i dovuti e semplici calcoli, di poco più di 2 milioni e mezzo di euro.
La “colpa” di Kindred sarebbe stata quella di non aver proposto un programma di limitazione del gioco. Anzi avrebbe cercato di incentivare il grande accusatore a continuare a giocare, magari superando i limiti già raggiunti, attraverso l’erogazione di bonus e l’inserimento nei programmi fedeltà. Una pratica per la quale sono frequenti le denunce nei confronti dei manager vip delle piattaforme di gambling online.
Scopriremo a chi verrà data ragione.
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