

Gian Piero Gasperini ha affrontato vari temi in casa Atalanta. A partire dal processo di adattamento di Charles De Ketelaere: “Ci sono state delle caratteristiche sulle quali ero convinto di poter lavorare. Charles era già molto considerato. Scommessa facile. È gratificato soprattutto dalle cose che fa in attacco. È l’indole che detta il ruolo. Anche se Charles lavora molto. Anzi, questa è stata la sorpresa. Non pensavo che corresse così e facesse tanto volume”.
Si passa poi a Gianluca Scamacca. Il centravanti romano è un altro dei volti nuovi in casa nerazzurra. Secondo il suo nuovo allenatore, ha tutte le caratteristiche per diventare il futuro centravanti della Nazionale. Tuttavia, gli manca ancora qualcosa per affermarsi: “Ha tutto per diventarlo: fisicità, tiro, gioco aereo. Però deve metterci agonismo, ambizione, fuoco dentro. Cuore e testa, il resto viene dopo”.
Atalanta, Gasperini applaude Scalvini
Un giocatore formato e lanciato in casa Atalanta da Gasperini è Giorgio Scalvini. Il giovane difensore, nel nuovo corso azzurro del ct Spalletti, è già protagonista a differenza di Scamacca: “È un universale, come dicono nella pallavolo. Contro la Lazio, alla fine, ha giocato in attacco. Ogni tanto penso che gli faccio pochi complimenti e gli chiedo sempre tanto. Poi mi dico: ma ha solo 20 anni… Ha tutto per diventare un vero leader. Ovunque”.
Infine al tecnico della Dea viene chiesto se anche lui è stato investito dalle sirene dell’Arabia Saudita. Da parte sua c’è una innocente confessione, ma anche una ferma convinzione su questo nuovo movimento: “C’è stata la possibilità, non ero mentalmente pronto e avevo un impegno. Per quello che ho visto, non è un fuoco di paglia. Ci sono giovani preparati, che hanno studiato a Londra o a New York e sanno quello che vogliono, con disponibilità enormi”.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @laziopress.it