

PokerStars ha confermato quelle che sono le cause del crash che è avvenuto nelle scorse ore su scala mondiale. Un blocco totale che ha negato ai grinder di tutto il mondo l’accesso alla poker room della picca rossa, in particolare nella serata e nella notte (ora italiana) di domenica scorsa. Un problema di grande rilevanza, che non poteva essere previsto.
Si tratta infatti di un attacco DDoS che ha causato una serie di interruzioni temporanee alla funzionalità dei server. Per questo motivo, dopo i primi colpi inflitti al sistema di funzionamento della room, si è deciso di “spegnere” tutto finchè non si è trovata una soluzione valida.
Tutti i tornei sono stati messi in pausa durante la serata di domenica. Una misura preventiva che ha preso il via quando negli Stati Uniti era praticamente ora di cena. Dopo le due ore di stop programmato, si è deciso di porre fine alla serata di gioco vista l’impossibilità di garantire ai giocatori la funzionalità del client di PokerStars.
Le spiegazioni di PokerStars
I vertici della room della picca rossa hanno già confermato che si procederà con i rimborsi dei tornei che erano entrati nel vivo. Nel caso di altri eventi, come ad esempio il Main Event delle Galactic Series che era in procinto di partire, questo non verrà recuperato. Decisione diversa – almeno per quanto riguarda il dot com – per i Main Event delle WCOOP.
Questo è il comunicato con cui PokerStars ha dato conferma dei problemi avuti domenica sera: “Abbiamo una grande esperienza nel mantenere operativa la nostra piattaforma. Tuttavia, sappiamo quanto può essere frustrante avere a che fare con questo tipo di interruzione. Questi attacchi passano inosservati ai nostri giocatori, soprattutto per via dei grandi investimenti che abbiamo fatto per il nostro sistema di sicurezza e per i livelli di sicurezza messi in atto per respingere i suddetti attacchi con successo”.
Attacchi DDoS come quello accaduto a PokerStars alla fine dello scorso weekend, però, non sono affatto qualcosa di nuovo per quel che riguarda i server di poker online. Un paio di anni fa, infatti, a subire questo genere di attacchi fu GGPoker, proprio durante le prime giornate delle WSOP online. Alla fine la room ne uscì nel giro di poche ore. In ogni caso la cosa più importante è un’altra e riguarda i dati dei giocatori: quelli, per fortuna, non sono stati intaccati.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @pokerstars