

La storia delle World Series of Poker è costellata da momenti incredibili e per questo irripetibili. Uno di questi si è consumato esattamente 30 anni fa. In Italia si giocavano i Mondiali di calcio, mentre dall’altra parte del mondo, più precisamente a Las Vegas, si svolgeva il Main Event WSOP. A vincerlo fu un personaggio che è passato alla storia per quel che è successo dopo. Cioè assolutamente niente.
Mansour Matloubi, nel 1990, riuscì a centrare un’impresa che per quel periodo fu a dir poco clamorosa. Il giocatore britannico, ma di origini iraniane, fu il primo non statunitense a portare a casa l’alloro più prestigioso del poker mondiale. Nell’albo d’oro di quel Main Event, tra le altre cose, spicca senza ombra di dubbio il secondo posto di Stu Ungar. Ma si tratta di un piazzamento amaro, visto che la leggenda del poker era chipleader alla vigilia del Final Table, ma di fatto non lo giocò.
I noti problemi di salute costrinsero The Kid a non scendere nella sala principale del Binion Casino di Las Vegas. Il suo enorme stack scese poco per volta, ma gli consentì di scalare la graduatoria fino all’heads up, in cui a Mansour Matloubi bastò sgretolare un avversario invisibile e inerme per portare a casa il braccialetto. Una sconfitta dal sapore di affronto per Stu Ungar, che per rimediare sfidò Matloubi in un heads up da 50mila dollari in cui il leggendario giocatore vinse a mani basse.
Da allora, di Mansour Matloubi non si seppe praticamente più nulla. Un paio di bandierine alle WSOP, una accusa (subito decaduta) di aver preso parte allo scandalo Ultimate Bet e poco altro. Ma la storia, alla fine, dà ragione anche a lui.
Fonte immagine: Alchetron