

Le notti in quel di Las Vegas, si sa, lasciano sempre il segno a chi le vive. Specialmente quando ci si reca nella “Mecca del gioco d’azzardo” in periodi particolari e in corrispondenza con alcuni eventi di tiratura internazionale. Come nel caso delle WSOP, che sono tornate dopo tre anni al loro periodo standard, quello tra inizio giugno e fine luglio.
A proposito delle notti sfarzose e delle grandi serate da vivere in quel di Vegas, in queste ore sta circolando un racconto che unisce l’unicità di questi momenti al pericolo che si corre se non si mantiene l’autocontrollo. Il protagonista e il narratore di questa storia è Josué Aguirre. Stiamo parlando di un giocatore di poker professionista messicano, che in carriera vanta circa 350.000 di vincite live. Il suo racconto è un mix tra sogno a occhi aperti e pentimento.
Aguirre ha aperto il proprio cuore e la sua voglia di raccontare in un’intervista per la rivista di poker locale Codigo Poker. Dopodichè ha trasferito il suo flusso di pensiero anche su un lungo post scritto su Facebook alcuni giorni fa. Josué è un giocatore di grande talento con una grande carriera davanti. Tuttavia il suo primo incrocio con le WSOP e più in generale con Las Vegas non è stato da sogno come ci si poteva aspettare.
Le notti sfrenate di Las Vegas
Lui stesso, soprattutto nella seconda parte della sua esperienza in Nevada, ha sottolineato le difficoltà nel mettere a segno risultati. E come ha giustificato tutto? Con l’incapacità di gestire i ritmi frenetici, al casinò e non solo. I giochi come il baccarat lo hanno senza dubbio influenzato e distratto, tanto da portarlo a tirare tardi per più di una notte, quando in realtà avrebbe dovuto riposarsi e concentrarsi sui tornei delle World Series.
E poi ci sono le grandi feste e le notti insonni con gli amici, per godersi un po’ di quello spaccato di Las Vegas da non perdere. Anche se, a dire la verità, se vai alle World Series per giocare e piazzare quante più bandierine possibili, bisogna comunque fare una gestione un po’ più oculata delle notti in bianco. In ogni caso Josué Aguirre ha potuto trarre una lezione preziosa anche da questi momenti.
Alla fine, però, il giocatore messicano ha fatto una ammissione importante. Se fosse stato un po’ più lucido e concentrato, dopo una prima settimana comunque buona sul piano dei risultati, poteva essere giusto fare un passo indietro. Tornare in Messico, ricaricare le batterie, cercare di tenere lontano i vizi e le attrazioni per poi rientrare a Las Vegas più carico e voglioso di prima. Magari ottenendo risultati di spessore.
Tuttavia, la Maga Circe dei tempi moderni che è Las Vegas continua a mietere vittime.
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Fonte immagine: Twitter