Fonte immagine: TwitterA quanto deve ammontare il montepremi giusto per giocare un torneo di poker? Abbiamo scovato in giro per il web le risposte di alcuni giocatori professionisti italiani. Questa la loro idea.
Quanto deve “pagare” un torneo di poker?
Partiamo da Alessandro Pichierri, meglio noto come Deneb93: “Un buy-in e mezzo o due buy-in come premio minimo, e poi a scalare fino al nono posto che deve prendere il 9%-10% del primo. Poi ancora a scalare fino al vincitore. A premio direi il 15% del field, in pratica quello che fa PokerStars. Assolutamente mai payout verticale. Arrivare fino a lì e prendere così pochi buy-in, mi sembra anche irrispettoso nei confronti dei player”.
Questo è invece il parere di Giada Fang: “A me piace quello di PokerStars live: 15% di ITM, con il premio minimo circa 150% del buy-in e il Final Table distribuito abbastanza bene. Ho visto tornei dove il primo prende anche troppo poco in relazione al prizepool, solitamente perché i primi ITM prendono invece troppo. Secondo me il minimo che deve prendere un primo posto è 15% del prizepool, ma non gradisco i payout super verticali in cui si da tipo 20%-25% garantiti al primo posto”.
Parola a Re e Cardinali
Gabriele Re, che di recente ha fatto la voce grossa sia live che online, la pensa così sul montepremi giusto di un torneo di poker: “Secondo me ci sono pro e contro in ogni tipo di payout. Paradossalmente sono più favorevole a dare premi più alti ai primi ITM, sono felice se più persone possono tornare a casa con il sorriso. Una trasferta può essere costosa, e permettere anche a posizioni meno avanzate di recuperare le spese e fare un po’ di profitto mi sembra una cosa buona”.
Infine, Andrea Cardinali, grande regular soprattutto di poker online, dice la sua: “Penso che le strutture tendenzialmente sono troppo sbilanciate verso il primo. Ok, fa gola, ma ci deve essere una ripartizione verso il basso. Il final table, il pre-final table, i tre tavoli rimasti devono avere dei premi molto più importanti rispetto alla attuale proporzionalità, devono essere più graduali dall’ITM fino al primo”.
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