

Sembra essere tornata una bella aria tra le mura del Casinò di Venezia. Soprattutto per gli eventi che si sono svolti nei giorni scorsi, con quello che è stato il grande ritorno del poker su scala internazionale. Al Casinò di Ca’ Vendramin si è svolta la tappa del PokerGo Tour, che una volta tanto è uscito dai confini statunitensi per avviare una specie di tour itinerante. Non si sono visti tantissimi giocatori all’opera, ma intanto sono state poste delle basi.
Matteo Santini, Gaming Director della struttura lagunare, ha espresso la propria soddisfazione per quanto si è visto ai tavoli: “Abbiamo colto al volo un’occasione unica per l’Italia, visto che per la prima volta si portavano giocatori e buy-in di questo livello. Non ci aspettavamo una frequentazione elevata come numero di persone, ma la qualità era altissima. Nonostante il poco tempo a disposizione ci siamo rimboccati le maniche e siamo riusciti a fornire un buon servizio”.
Il PokerGo Tour è stata una grande opportunità, ma Santini ai microfoni di Assopoker svela che non era tutto facile da fare: “Abbiamo accettato questa proposta anche perché, come tutte le case da gioco, veniamo da un periodo piuttosto complicato. La pandemia ci ha imposto chiusure per quasi 10 mesi, dunque ogni occasione di rilancio andava presa al volo, nonostante siamo un casinò pubblico, con tutto ciò che ne consegue in termini di norme da rispettare, difficoltà amministrative e la necessità di rispettare i cittadini di Venezia”.
Il Casinò di Venezia si risveglia
Santini, in ogni caso, ci tiene a sottolineare che l’attività a Venezia c’è sempre stata. Il casinò, di fatto, non è mai rimasto fermo: “Abbiamo atteso di più per riaprire la sede storica di Venezia perché prima volevamo essere certi che la situazione si fosse tranquillizzata e avessimo più margini. Comunque va precisato che la sede di Venezia non ha mai chiuso del tutto, perché almeno un evento al mese lo abbiamo sempre fatto”.
“Detto questo – prosegue il Gaming Director di Ca’ Vendramin – sono abbastanza soddisfatto di questo risultato del PGT, viste le condizioni in cui è maturato. Siamo ben contenti e speriamo che sia la prima di tante altre occasioni, convinti che questo sia un bene per il casinò di Venezia ma anche per i casinò italiani”. E chissà che non ci siano altre opportunità per vedere altri eventi di questo livello, non solo a Venezia ma anche nelle altre strutture di casa nostra.
In ogni caso, in chiusura di intervista, Santini fa capire che questa era una opportunità da non farsi scappare. E secondo lui, il Casinò di Venezia ha giocato bene le sue carte: “Noi abbiamo accettato questa sfida prendendola come un primo passo verso l’obiettivo di rientrare, seppure in punta di piedi. Prendendo un target di un livello che non ha mai ottenuto nessuno in Italia, vorremmo provare a diventare un punto di riferimento. In questo senso il PGT andava preso come un test e credo che sia andato bene”.
Un nuovo punto di partenza per il gaming live in Italia?
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Fonte immagine: Profilo Instagram @casinodivenezia