

Giuliano Bendinelli torna a parlare del suo grande colpo, quello messo a segno nel Main Event dello European Poker Tour di Barcellona: “Mi reputo fortunato. Se non giochi gli High Roller da 50k e 100k, i tornei dei sogni sono il Main Event WSOP e quello dell’EPT. Poi mi sento un miracolato ad aver vinto, ma soprattutto per aspetti che di solito non vengono tenuti in considerazione quando si parla di fortuna a un torneo di poker”.
Ai microfoni di Assopoker il player italiano ha parlato degli aspetti di cui sopra: “Per esempio che i cooler contro sono arrivati contro giocatori scarsi che mi facevano capire che avevano meglio di me e mi hanno dato il la a herofoldare. Ho fatto tantissimi herofold quei giorni, molti erano giusti. La fortuna sta anche nel non bustare quando perdi colpi brutti. Io ho avuto sempre la fortuna di coprire l’altro di poco. Al Main Barcellona mi sarà capitato almeno 3-4 volte”.
Bendinelli e la ripartenza da un big blind
A un certo punto Bendinelli si è ritrovato con un solo big blind. Ecco cosa ha pensato: “Come le altre volte mi sono detto ‘back in business’. Se ci pensi sono risalito con due all-in. Quello con A3, in cui small blind e big blind in pratica hanno checkato preflop, e poi salito a 4bb con K8 vs AJ in cui ho trovato full. La formula dei tornei di poker fa sì che se raddoppi anche solo con 4-5-6bb, poi sei vivissimo. Certo, quando le metti tutte e giri le carte devi raddoppiare”.
Nove giocatori al Final Table, uno in particolare nel mirino. Giuliano non ha esitato a individuare il ‘villain’ del tavolo: “Al tavolo finale a nove sicuramente Scott “Aggro Santos” Margereson. Mi sentivo il secondo più forte dopo di lui. Nella mano che lo ha azzoppato però non mi è piaciuto per niente, credo abbia sentito la tensione del momento. Arrivato a quel punto, con 1.7 milioni di prima moneta, anche lui giocava per dare un boost importante al suo roll. Io ho il vantaggio che non penso ai soldi, a quanto il primo posto mi può spostare la vita, posso pensare solo a come giocare”.
Mente rivolta alle WSOP Europe
Il deal è stato il momento più teso, anche per via di una battuta fatta dallo stesso Bendinelli. In ogni caso, alla fine c’è stato l’accordo: “Che non sono uno specialista heads-up ha influito, e poi perché 700k, il gradino tra primo e secondo posto, sono sempre tanti a prescindere da quanti tu ne abbia. A quel punto a livello di stack ero in vantaggio 2 a 1 e avrei avuto un milione e mezzo garantito. Troppo vantaggioso visto che un heads-up può sempre girare”.
In conclusione di intervista, Bendinelli ha svelato che parteciperà alle WSOP Europe di Rozvadov. Tuttavia secondo lui la rassegna in Repubblica Ceca non è all’altezza di Las Vegas: “Forse una lieve differenza a livello di blasone c’è, però di fatto è considerato alla pari. Visto che il bankroll pokeristico è alle stelle posso giocare quello che voglio. Credo che a Rozvadov parteciperò anche ai tornei di PLO da 10k che fanno 30 iscritti per massimizzare le mie chance”.
Se volete seguire altre notizie sul mondo del Poker cliccate QUI.
Fonte immagine: Profilo Instagram @giulianobendinelli