

Fabio Peluso è tornato a far gioire l’Italia del poker. Tuttavia, la sua sorpresa dopo il trionfo di Rozvadov è ancora palpabile: “Avrei risposto che stavano delirando. Non puoi immaginare una cosa del genere, è completamente impronosticabile. Poi io personalmente penso torneo per torneo, affronto una cosa alla volta. All’epoca di certo non pensavo di andare a giocare le WSOP Europe, anche se pure l’anno scorso ero andato a Rozvadov”.
L’azzurro ha portato a casa il braccialetto alle World Series of Poker Europe, iniziate questa settimana. Il torneo in cui ha trionfato lo aveva già provato, senza grossi risultati: “Sì, ho fatto una deeprun al torneo poi vinto quest’anno. Tra l’altro una coincidenza buffa, col compagno di trasferta abbiamo entrambi deep-runnato e poi siamo usciti in serie uno dopo l’altro. Quest’anno è successo qualcosa di simile…”.
Il braccialetto di Fabio Peluso
Durante l’intervista rilasciata per Assopoker, Fabio Peluso ha parlato di una coincidenza rispetto alla precedente spedizione ceca: “Sono in trasferta con Simone Andrian. Siamo arrivati insieme al tavolo finale. Ora io vorrei sapere quante possibilità ci sono che due cristiani che condividono la stanza arrivino entrambi a un tavolo finale in mezzo a più di duemila persone”.
La vicinanza di un giocatore come Simone Andrian ha sicuramente fatto “comodo” al vincitore. Il quale ha provato ad analizzare la early stage del The Opener: “Con Simone siamo arrivati a Rozvadov venerdì, ma il day1b è andato male, sono arrivato al day 2 dal day 1C. Nella seconda giornata ho avuto la fortuna di incappare in tavoli facili e sono andato deep con mani pulite e tranquille. Da 30 left in poi è iniziata la fase più bella…”.
Il lieto fine
In late stage la situazione si è fatta più seria. Fabio Peluso ammette il nome di chi avrebbe voluto trovare in heads up: “A dirla tutta mi avrebbe fatto piacere arrivare al testa a testa con Simone perché sarebbe stata una cosa storica, visto che è il regular con cui mi confronto più spesso. D’altro canto se avevo qualcuno da temere era proprio lui. Mi avrebbe fatto piacere trovarlo all’heads-up ma di sicuro avrei dovuto temere per il bracciale”.
Peluso chiude parlando del prosieguo delle WSOPE 2022 e del suo più grande sogno, ovvero giocare le World Series a Las Vegas: “Giocherò tutte le WSOPE, poi andrò al MasterClassic ad Amsterdam. La capitale olandese lascia sempre bei ricordi, quest’anno al WPT ho fatto due tavoli finali su due tornei giocati. A dicembre invece sarò a Praga per l’EPT. Con Simone abbiamo deciso che Las Vegas è uno degli obiettivi dell’anno prossimo. Sarebbe fantastico”.
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Fonte immagine: Twitter