

Partiamo da un presupposto fondamentale: chi scrive questo pensiero non ha mai conosciuto Doyle Brunson. Tuttavia, attraverso i racconti e i pensieri che abbiamo potuto raccogliere in queste ore (e sono stati veramente tantissimi) non è difficile capire quale e quanto sia grande la perdita che il mondo del poker ha dovuto affrontare ieri, quando in Italia era ancora l’ora dell’alba. Texas Dolly, anche per chi non ci ha mai avuto niente a che fare, ha segnato una quantità sterminata di vite.
Un personaggio capace di fare da guida spirituale e da fonte di ispirazione per chi ha iniziato a giocare a poker. Anche chi ha dato il via relativamente da poco alla propria carriera o chi semplicemente gioca per passione o per hobby, sa bene quanto Doyle sia stato iconico. E lo sarà anche dopo la sua scomparsa, anche perché il suo ricordo vivrà per sempre. E non è una frase fatta, ma sappiamo bene quando la community del poker sia riconoscente verso chi ha contribuito in maniera fondamentale alla sua crescita.
La leggenda Doyle Brunson
In questo caso non si può certo parlare di una figura di passaggio o comunque poco influente in questo mondo. Stiamo parlando di un personaggio che ha segnato praticamente mezzo secolo di poker, prima americano e poi a tutte le latitudini del mondo. E pensare che poteva esserci ben altra strada per lui, che era considerato anche un asso del basket, destinato persino al grande passo nella NBA. Doyle ha preferito il poker e alla lunga possiamo dire che questa scelta ha pagato.
Cos’altro possiamo dire di un personaggio che ha saputo distinguersi per abilità tecniche fuori dal comune senza per forza risultare eccentrico o vistoso, sia al tavolo da poker che più in generale nelle aree di ogni torneo? Di certo sappiamo che tra dieci giorni prenderanno il via le World Series of Poker. Quelle che sono state sempre la sua casa, tranne che a ridosso di una pandemia in cui il timore per la sua vita è cresciuto. E ora che non c’è più – solo col fisico, perché l’anima rimane – ci aspettiamo tanti ricordi e grandi riconoscimenti per l’uomo che ha cambiato la storia del poker.
Dunque riposa in pace, Doyle. Speravamo che la notizia giunta ieri fosse un bluff, ma purtroppo era tutto vero.
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Fonte immagine: Profilo Instagram @codigopoker