

Quando passi insieme gran parte della giornata, spesso in giro per il mondo e coinvolto da emozioni di ogni genere, è logico che si vengano a creare anche legami di amicizia molto forti tra giocatori di poker. Uno degli esempi migliori e forse proprio quello tra i due “top player” della truppa italiana: Mustapha Kanit e Dario Sammartino.
Amici dagli albori del Poker in Italia, sono riusciti a costruire insieme non solo la loro crescita professionale (scambiandosi magari utili e reciproci consigli tattici), ma anche umana, vivendo insieme i momenti migliori della loro carriera.
E forse proprio per le alte emozioni che scatena il loro lavoro, sono capitati anche molti litigi e discussioni accese, tanto che una volta si sono tolti la parola e il saluto per un po’ di tempo, cosa che può capitare in ogni amicizia.
Capita quando a Macao, per esempio, ti ritrovi a dilapidare in poche ore il guadagno al tavolo di giorni e giorni di gioco (con limiti a 1200/2400 e avversari come Phil Ivey e Rui Cao si fa presto). E si finisce in una camera d’albergo a guardare in silenzio per ore ognuno il proprio PC.
Ma l’amicizia va oltre, e per fortuna alla fine i due si sono ritrovati di nuovo insieme, a vivere momenti ancora più belli e vittorie ancora più importanti. E così li abbiamo ritrovati lì, a quel tavolo finale del Main Event WSOP: uno a giocarsi la vittoria e l’altro sugli spalti a tifare come non mai. In attesa di vederli a parti invertite in qualche altro torneo.
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