

Ci sono notizie che si fa fatica a credere siano vere, tanto sembrano impensabili.
Ci ha lasciato ieri Matteo Mutti, giovane professionista di poker che se n’è andato a soli 29 anni, sconfitto molto probabilmente da un brutto male.
I dettagli non li sappiamo ancora e non sono poi così importanti, quando di fronte si ha una tragedia di tale portata.
Era un ragazzo apprezzato da tutti nel mondo del poker, perché sempre educato al tavolo e mai sopra le righe. Conscio del suo talento, al tavolo portava solo quello e una buona dose di educazione, che non guasta mai.
Forte sia live che online, dal vivo ha vinto un IPT nel 2015 in Slovenia battendo oltre 250 avversari, un evento collaterale di un EPT e, nel 2016, il WSOP Circuit di Campione d’Italia, quando batté in heads-up Daniel Novak per il suo successo economicamente più importante della sua, purtroppo, breve carriera.
Per giocare online si era stabilito a Londra, da dove è possibile affrontare i migliori sulle piattaforme dot com.
Un ragazzone di quasi due metri non pensi mai possa essere annientato da una malattia e non è un qualcosa facile da accettare, la speranza è che possa, anche lassù, inseguire i suoi sogni e mantenere sempre quel sorriso che lo contraddistingueva.
Riposa in pace, Matteo.
Fonte immagine: Facebook
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