Fonte immagine: TwitterIl mondo delle videolottery e più in generale dei giochi che possiamo trovare anche in alcuni esercizi commerciali – come bar e tabacchi – può riservare sempre delle sorprese molto interessanti. Il tutto partendo sempre da un assunto che ci teniamo sempre a ribadire quando scriviamo questo genere di articoli. Ovvero il nostro invito a giocare sempre in maniera responsabile e senza mai esagerare. Se non altro perchè tutto rientra nell’ambito della fortuna.
La storia in questione è ormai datata più di dieci anni. Correva l’anno 2012, arriviamo fino al 16 aprile quando una notizia sconvolge la community del “gioco d’azzardo” di casa nostra. Un gruppetto di tre amici, infatti, riesce a sbancare la più classica delle slot che prevedono un jackpot da riuscire a conquistare con una percentuale di probabilità molto bassa. Il tutto all’interno di un centro scommesse fisico.
La vincita è di quelle che possono far girare la testa a chi la porta a casa. In totale, infatti, il trio di fortunati giocatori riesce a portare a casa ben 494.000 euro. Tuttavia, fin dal momento successivo all’annuncio della vincita da parte dei tre, si nota subito qualcosa di strano. O quantomeno il titolare della sala Vlt sente puzza di bruciato. Intanto perchè c’è un elemento che fa riflettere: il montepremi era fissato a 401.000 euro, quasi 100.000 in meno rispetto a quelli vinti.
La Videolottery della discordia a Firenze
Da qui prende il via una vera e propria battaglia legale che è arrivata fino ai giorni nostri. Fino alla sentenza che è arrivata pochi giorni fa e che di fatto inchioda i tre, che fino a qualche settimana fa erano dei fortunati giocatori di videolottery e ora si ritrovano senza quel mezzo milione ottenuto. Anche se il primo grado di giudizio aveva dato loro ragione, portandoli a ottenere l’intera somma semplicemente dopo aver presentato il ticket vincente.
La piattaforma di gioco, però, aveva diramato un comunicato stampa in cui svelava un guasto alla rete nazionale nei giorni in cui è avvenuta questa vincita avvolta nel mistero. Così nel 2018 ha preso il via il procedimento a parti invertite, con il fornitore che faceva causa ai tre giocatori. Fino alla sentenza dei giorni scorsi: la Corte di Appello di Firenze condanna i “vincitori” a restituire tutte le somme ricevute. Ma non è finita qui.
I giudici del tribunale del capoluogo toscano, infatti, ha costretto i tre ragazzi toscani a pagare gli interessi sulla cifra contesa. Ma visto che dopo il danno viene sempre la beffa, ecco che i giocatori si sono anche dovuti fare carico delle spese legali. Resta la grande beffa per una sentenza arrivata ben dieci anni dopo i fatti accaduti e quattro anni dopo un primo pronunciamento favorevole a chi è stato poi costretto a restituire tutto.
Ma si sa, il mondo del gioco presenta anche momenti di questo genere…
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