

Avete mai pensato che una lotteria o un qualsiasi gioco a premi avesse alle spalle qualcosa di losco? Esiste veramente la probabilità che un gioco che mette in palio dei soldi veri, buona parte dei quali basati sulla vendita di tagliandi, possa essere truccato? Ad averlo pensato, soprattutto negli ultimi mesi, sono stati gli assidui giocatori della lotteria nazionale che si svolge ormai da tanto tempo in India, e con motivi più che validi.
La Dear Lottery è la lotteria nazionale del sub-continente asiatico. A prezzi a dir poco modici è possibile acquistare i biglietti che consentono di concorrere per i jackpot, che spesso e volentieri superano il corrispondente del milione di dollari. Ma è qui che entrano in gioco alcuni personaggi, ovvero i più recenti vincitori dei suddetti jackpot. Persone che, secondo l’opinione generale, non avrebbero vinto i ricchi premi per caso.
Lo scandalo della lotteria in India
A far scoppiare lo scandalo è stata una indagine avviata dalla polizia, nello scorso mese di aprile. La questione è legata a un presunto giro di riciclaggio di denaro, che ha portato alla distribuzione di regali in soldi veri e ticket della suddetta lotteria. Il tutto senza che l’ente regolatore del gioco in India, che di conseguenza regola tutti i giochi e le lotterie di tiratura nazionale, avesse emesso alcuna autorizzazione a procedere.
Si parla dell’eventualità che la M/s Future Gaming, la società che gestisce la Dear Lottery, abbia ricomprato a più riprese i biglietti invenduti che poi sarebbero risultati vincenti. E a trarne giovamento sarebbero stati alcuni personaggi molto vicini al capo dello Stato del Bengala, una delle più ricche di tutta la nazione. Vengono in particolare alla luce un paio di casi piuttosto emblematici di quella che sembra essere una truffa a tutti gli effetti.
Vincono i parenti del presidente
L’ultimo caso risale al 31 agosto scorso. A vincere il jackpot da ben 10 milioni di rupie (poco più di 122.000 euro) è stata Ruchika Gupta. Altri non è che la moglie di Vivek Gupta, influente membro dell’Assemblea legislativa dello stato del Bengala e uomo di spicco del Nationalist TrinaMool Congress. Qui è scattata l’accusa da parte degli oppositori di Gupta, in particolare il partito Bharatiya Janata Party schierato dalla parte dei cittadini.
Non si è fatta attendere la replica, anche piuttosto piccata, da parte del presidente: “Gli agenti della lotteria vengono nei nostri uffici per la pubblicità e ci esortano ad acquistare i biglietti. Quindi, di solito prendiamo questi biglietti da sei rupie. Mia moglie ha vinto una lotteria ad agosto”. Tuttavia ci sono altri casi di vincitori illustri: c’è il capo del distretto del Birbhum Anubrata Mondal e la cognata del leader di un congresso nazionale, giusto per citarne un paio.
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Fonte immagine: Twitter