Fonte immagine: TwitterI casinò che accettano le cryptovalute consentono anche ai minorenni di scendere in campo e giocare? La denuncia, buttata giù così, è da considerare molto grave. A farla è la nota trasmissione televisiva Striscia la Notizia: “C’è chi ha trovato un escamotage per far giocare anche i più piccoli aggirando la legge. Creano case da gioco online in qualche paese del mondo dove non ci sono regole stringenti e basa tutto sulla blockchain“.
Il servizio è stato prodotto da Marco Camisani Calzolari, il quale si occupa spesso del web e dei suoi pericoli. In questo caso si è occupato di provare a spiegare il mondo crypto ai profani: “La tecnologia basata sulla blockchain dà la possibilità di eliminare la necessità di avere un proprietario al centro, che sia responsabile delle transazioni che avvengono al suo interno. Le criptovalute garantiscono l’anonimato di chi le possiede“.
Nel corso del suo servizio Camisani Calzolari ha fatto anche capire quanto possa essere semplice creare un account su questi casinò. Il tutto prima di scendere nei particolari: “Per creare un profilo in un casinò online basato sulle cripto non serve dichiarare l’identità, e per giocare si possono utilizzare le criptovalute che per essere possedute non hanno bisogno di verifica dell’identità“.
Casinò crypto a lavoro sui social
L’autore del servizio ha parlato anche dei pericoli che si celano sui social network. In particolare quelli frequentati dai più giovani: “Su YouTube e Tik Tok ci sono centinaia e migliaia di video dedicati ai minorenni che spiegano come fare a procurarsi le criptovalute. Spiegano come partire da una carta prepagata o dai risparmi e dalle paghette e come investirli in cripto. Questo grazie a servizi che non chiedono l’identità di chi compra e vende“.
Naturalmente è più semplice muovere i più giovani attraverso questi strumenti più alla loro portata. Camisani Calzolari prosegue così: “Qui si apre un mondo, perché è pieno di venditori che spiegano ai ragazzini come guadagnare con le criptovalute, dai casinò agli investimenti, che sono però spesso paragonabili al gioco d’azzardo per l’alto livello di rischio. E soprattutto perché a quell’età non si ha né l’esperienza né la conoscenza per investire soldi in ambiti così a rischio“.
Poi viene fuori una vera e propria accusa nei confronti dei testimonial del mondo crypto. Si parla addirittura di pubblicità inganenvole per spingere Bitcoin e affini: “La crescita del valore dei Bitcoin negli ultimi anni è utilizzata per far credere che il mondo delle cripto sia il paese dei balocchi, in cui tanti Mangiafuoco anonimi promettono ai giovani guadagni straordinari e spiegano che chi dubita è un boomer, un anziano che non capisce come è cambiato il mondo. Ma come nella favola di Pinocchio spesso chi ci guadagna sono solo il gatto e la volpe“.
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